... Ma che è una cosa che se magna?

 

Probabilmente la cucina è uno dei posti migliori dove ridere; è il luogo naturale deputato alle risate (beh... è vero che anche in camera da letto qualche sghignazzatina ci scappa... magari per la gentile signora la prima notte di "sturm und drang", scoprendo che il proprio partner... insomma... ci siamo capiti!). La cucina è il luogo di incontro della comunità che può essere familiare, di amici, di conoscenti; è il posto dove si passano i momenti di rilassamento massimo, dove la convivialità la fa da padrona, perciņ, in un'occasione come questa, non poteva mancare un richiamo. Ma il riso in cucina vi entra anche per un'altra via, ovvero per il tramite della busta della spesa... chiaro che il riso non è solo "ah, ah, ah" ma anche quello che si mangia e perciò in questa pagina la celebrazione è a questo aspetto diverso, ma pur sempre intrigante, del "riso". Anzitutto, scartoffiando tra le mie fonti bibliografiche, sono riuscito a rinvenire la mitica distinzione tra i vari tipi... Non so se a voi sia mai capitato di andare al supermercato e rimanere perplessi davanti allo scaffale del riso colti dal dilemma: "e quale devo prendere per fare il mio risottino?". Devo dire che negli ultimi anni le case produttrici si sono affannate per venire incontro a noi poveri mortali spiegando a chiare lettere sulla confezione quale sia l'uso da fare di questo piuttosto che di quel chicco. Una ripassatina, però, credo non faccia male...

  1. Comune originario
  2. Vialone nano
  3. Superfino Carnaroli
  4. Semifino padano
  5. Risone semigreggio
  6. Integrale ribe
  7. Baldo semilavorato biodinamico
  8. Fino baroe brand thailandese
  9. Fino ribe integro parboiled
  10. Superfino integrale parboiled
  11. Integrale calmochi (riso dolce)
  12. Integrale rosso camargue
  13. Fino ribe parboiled rapido
  14. Superfino baldo parboiled
  15. originario basmati

Il problema adesso è che il mio mitico manualone di cucina non spiega e che c***o serva ognuno di essi... per cui l'elenco è totalmente inutile, anzi controproducente perchè se prima combattevamo contro solo tre al massimo quattro tipologie, adesso veniamo a conoscenza del fatto che ce ne sono ben quindici... comunque, non disperate, un rimedio c'è... ignorarli tutti, continuare ad utilizzare sempre la stessa marca ed illudersi che in fondo è tutta una questione di cottura, basta tirarlo via un po' prima o un po' dopo a seconda delle esigenze. Da parte mia l'unico cosa che credo di aver capito è che l'originario tende a spappolarsi più facilmente, a farsi subito una massa informe e quindi va meglio per il ripieno di dolci o per le zuppe, il carnaroli per i risotti ed i ripieni e il basmati (quello col chicco allungato) per fare le "schifezze" orientali... e il resto è silenzio!

Grandissima importanza ha anche la cottura; ve ne sono di diversi tipi:

 

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